La notte porta consiglio in Europa: raggiunto un primo accordo unanime sui migranti1 min

di L'Obbiettivo

“I 28 leader hanno trovato un accordo sulle conclusioni del consiglio europeo, inclusa l’immigrazione”. Ad annunciarlo sul proprio profilo Twitter è stato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, stamani alle 4.41, a seguito di una trattativa durata 13 estenuanti ore, tra liti, alleanze rotte e ricomposte e tanti sbadigli al Consiglio europeo di Bruxelles. Allo stesso tempo, il premier Giuseppe Conte, in procinto di lasciare il vertice europeo, ostenta molta soddisfazione e punta a dimostrare che i partner Ue hanno sottoscritto molte delle richieste relative al piano presentato da Roma.Minimizzando, però, l’aspetto che meno gli garba: l’Italia non è sola, ma chi la accompagnerà lo farà solo su “base volontaria”.Consapevole che tale volontà non si sia ancora vista sostiene, poco prima di rientrare al Consiglio che oggi discuterà in Eurozona, fosse fondamentale per evitare una “rottura”; per poi aggiungere: «Se avessi scritto da solo il documento finale, avrei corretto qualcosa. Ma non ero solo, eravamo in 28».

Conte, tra gli altri punti, enfatizza l’apertura di centri di sbarco e di accoglienza in Paesi terzi e la gestione europea di quelli aperti Paesi dell’Unione su base volontaria. Su questi ultimi, assicura Conte «ci riserveremo una eventuale decisione al livello governativo in modo collegiale», precisando: «direi che non siamo assolutamente invitati a farli», senza però far riferimento alle eventuali conseguenze. «Tutte le misure nel contesto di questi centri sorvegliati, ricollocazione e reinsediamento compresi, saranno attuate su base volontaria, lasciando impregiudicata la riforma di Dublino».

Ma all’Italia, porto d’Europa, si direbbe sia l’unico Paese per il quale sarà impossibile applicare il principio della volontarietà: in caso di non-volontà, infatti, potrà solamente impedire alle barche di attraccare e ai migranti di sbarcare. Viceversa, Roma non avrà nessuna voce in capitolo per obbligare altri Paesi europei a farsi carico dei migranti arrivati in Italia. Saranno i fatti a dirci, nelle prossime settimane, se davvero dal vertice è risultata «un’Europa più responsabile e solidale», come ha detto Conte.

Nadia Barillaro

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