Dalla selva alla brace: coppia di YouTubers fermata per aver cacciato e cucinato animali protetti2 min

di L'Obbiettivo

Chi non si è almeno una volta imbattuto in un tutorial illustrativo su come cucinare? Ormai il web pullula di video inerenti alla preparazione delle più svariate e fragranti vivande, il che è una fortuna per gli occhi e nondimeno che per il palato di chi, desideroso di sperimentare, si lascia ispirare.

Ma se invece che nelle tradizionali pietanze ci imbattessimo, malauguratamente, nella preparazione di animali selvatici, talvolta protetti, come gatti o coccodrilli?

Per i deboli di stomaco sarebbe la fine, mentre per gli animalisti una tragedia.

È il caso dei video del famoso canale YouTube cambogiano “Natural Life tv”, gestito da Phoun Raty e sua moglie Ah Lin Tuch, i quali da circa due anni traggono considerevoli guadagni dalla pubblicazione di video in cui, step dopo step, spiegano come sopravvivere lontani dalla civilizzazione culinaria, procacciandosi il cibo da soli.

Addio ristorante o cucine ultra tecnologiche: nei video i due catturano le prede, spesso soggette a divieto di caccia (come squali, rane, uccelli di varie specie…) con l’ausilio di trappole, per poi servirsi di rudimentali attrezzi per prepararli, il tutto nel suggestivo scenario di una boscaglia appena fuori Phnom Penh.

Ma da qualche tempo i suddetti video (tra cui quello della specie protetta del gatto pescatore) – finiti nel mirino degli attenti osservatori – sono stati rimossi dalla rete, seppure alcune clip restano ancora online.

Questa volte a porre la trappola è il Ministero dell’Ambiente che, in virtù delle miriadi di segnalazioni da parte di utenti indignati per l’abuso di animali protetti, è intervenuto con l’apertura di un’inchiesta a danno dei due.

I coniugi ‘tarzaniani’, a propria discolpa, hanno sostenuto di non sapere nemmeno che tipo di animali stessero maneggiando, se fossero o meno soggetti alle leggi per la conservazione della fauna selvatica e che gli stessi, il più delle volte, sarebbero stati acquistati al mercato nero piuttosto che cacciati personalmente.

Inoltre ambientalisti e attivisti cambogiani hanno attaccato il ministero per la reazione troppo tollerante dato che, sulla base di quanto riportato dai giornali locali, i due youtuber se la caveranno probabilmente con una semplice multa.

Per di più, Phoun e la moglie sembrano non voler mollare la presa, sostenendo di essere decisi ad incentivare i propri introiti continuando a pubblicare video sui social e su Youtube.

In attesa di aggiornamenti in merito alla questione, non ci resta che temporeggiare mangiando e cacciando (non animali protetti, chiaro!).

Nadia Barillaro

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