“XVII”: Quattro chiacchiere con Alessandro Casillo2 min

di L'Obbiettivo

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Casillo, un cantante talentuoso e un ragazzo dolce ed educatissimo, che dopo aver partecipato a Io canto nel 2011 e aver vinto Sanremo Giovani nel 2012 ha lanciato un nuovo disco, XVII. Proprio per firmare le copie dell’album è arrivato fino al Mondadori Bookstore di Siderno dove abbiamo potuto fargli qualche domanda.

– Bene, cominciamo. Ti avviso, siamo un gruppo di ragazzi molto poco professionali.

“Non ti preoccupare, è così che si inizia”

– A proposito, tu come hai iniziato?

“In realtà non c’è un punto di partenza vero e proprio. Da molto piccolo avevo già capito cosa mi interessava, cosa volevo fare nella vita, semplicemente perché mi piaceva. Cantavo sotto la doccia, cantavo le sigle dei cartoni animati, e la passione ha fatto tutto il resto. Ho cominciato a studiare, per qualche anno il pianoforte, dopo, guardando i video dei grandi musicisti, ho imparato a suonare la chitarra. Ho imparato tante cose dagli altri, perché guardando gli altri si impara sempre tanto. Tutto è iniziato ufficialmente con Io canto, da lì è passato il treno e io ci sono salito sopra, poi ogni cosa ha un senso, man mano che continui si aggiungono gradini e provi a salire sempre di più. In questo mondo salire i gradini non è mai facile, si scivola molto facilmente, c’è molto sapone, bisogna imparare a mettere i tacchetti alle scarpe”.

– Puoi raccontarci di Sanremo?

“Sanremo Giovani è stata la seconda mia esperienza. Sicuramente incredibile, beh che te lo dico a fare? Sanremo è Sanremo: una volta salito mi ricordo la grandissima emozione, tanta agitazione, però già ero consapevole di ciò che stavo facendo e della fortuna che avevo. Alla fine è andata bene, ne ho un bellissimo ricordo, oltre all’ansia e alle paure.”

– E se dovessi confrontare Sanremo con Amici?

“Sono due cose completamente diverse. Amici è un percorso duro, difficile, perché ti mette a nudo, vedila così. Ti fa scoprire alcune cose di te stesso che neanche conoscevi, sicuramente ti dà tante cose. Probabilmente non era la mia strada. Però sono contento ugualmente. ”

– Solo un’altra, davvero, poi ti lascio andare. Parlaci un po’ dell’ultimo album.

“Ultimo CD, intitolato XVII, un numero per me molto importante. Rappresenta tanti momenti della mia vita: il 17 febbraio 2012 ho vinto Sanremo, il 17 ho avuto una mia prima faccenda amorosa, ho vinto un premio al casinò, a caso… un sacco di coincidenze mi hanno portato a scegliere questo titolo. Tra l’altro ho chiamato la casa discografica per chiedere la data di uscita, ed era il 17 maggio. E niente, doveva essere quello.”

– Per nulla sfortunato, allora, il tuo diciassette.

“Eh no, per niente!”

– Va bene, grazie mille, e buona fortuna, continua così. Sei stato gentilissimo (N.d.R.: è stato gentilissimo davvero, un ragazzo d’oro. Ed è pure bravo).

“Grazie a te!”

Elisabetta Spanò

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