Voli Pindarici1 min

di L'Obbiettivo

Gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno progettato il primo aeromobile elettrico senza componenti mobili a zero emissioni. È rimasto in aria per 12 secondi, più o meno quanto il volo inaugurale dei fratelli Wright e come il loro velivolo anche questo segna una svolta nell’aeronautica. L’aeroplano, che per adesso è un modello di 2,45 kg di peso e 5 metri di apertura alare, è la prima macchina più pesante dell’aria che vola senza bisogno di parti mobili, come eliche o turbine, per sollevarsi. Ci riesce grazie a un getto silenzioso non inquinante di aria ionizzata – il vento ionico – generato dagli elettrodi disposti sulle ali, che strappano elettroni dall’aria circostante creando la spinta necessaria: in pratica non servono motori né propulsori, perché il piccolo velivolo produce più spinta per unità di potenza di un comune motore a getto. L’idea è di produrre la spinta propulsiva per sollevare e tenere in volo l’aereo attraverso un campo elettrico generato da una serie di fili elettrici alle estremità delle ali che si comportino da elettrodo positivo, e un’altra serie che faccia da elettrodo negativo. Una volta caricato grazie a una batteria, l’elettrodo positivo sottrae elettroni dalle molecole d’aria circostanti, che sono a loro volta attratte verso l’elettrodo negativo. Mentre si muovono verso di esso, collidono con molecole “neutre” e le spingono verso il retro dell’aeromobile, generando una spinta propulsiva.

Finora si pensava che questa tecnologia fosse adatta a modellini da laboratorio e non a velivoli veri e propri: la spinta propulsiva può essere aumentata ingrandendo l’aereo, che a quel punto però diviene troppo pesante per sostenersi. Il team di ingegneri ha studiato per nove anni la fisica di questo tipo di macchine, utilizzando modelli computerizzati per calcolare il rapporto ideale tra peso e propulsione. Che sia questo il mezzo di trasporto del futuro?

Francesco Pelle

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