Come sopravvivere alle feste natalizie2 min

di L'Obbiettivo

Lucine sfavillanti, addobbi festosi e giganteschi Babbi gonfiabili, eh, sì: il Natale è proprio alle porte! Ma come ogni altra cosa, anche questa coloratissima ricorrenza ha più facce: oltre a portare gioia nei cuori di tutti, grandi e piccini, è spesso causa di panico e agitazione in grosse quantità.
La malinconia legata al ricordo di feste passate può fare breccia nella nostra mente rendendoci tristi e nostalgici. Per non parlare della pressione dovuta alla corsa ai regali e al cenone da tre stelle Michelin. Bisogna anche considerare la frenesia che precede il periodo natalizio che, nella stragrande maggioranza dei casi, è scandita anche da ritmi e orari lavorativi difficili da sostenere. Ma insomma, dovrà pur esserci un modo per placare l’eccessivo stress e riuscire a godere beatamente di gustose pietanze e ottima compagnia, senza il rischio di culminare nell’isteria.
Di seguito, alcuni consigli su come superare e, anzi, riuscire a vivere lietamente questo tanto agognato Natale:
1. CORSA AI REGALI. La ricerca del regalo perfetto assorbe tante energie e altrettanti quattrini. Il desiderio di veder luccicare gli occhi dei nostri cari alla vista di un dono apprezzato può offuscarci la ragione, non facendoci badare a spese. Inoltre, il Natale, quale festa commerciale per eccellenza, diviene occasione per riempire vuoti affettivi attraverso l’acquisto compulsivo di cose non necessarie se non addirittura inutili. Per cui, sì ai regali, ma scelti in rapporto alla persona, avendo presente che un piccolo pensiero ben curato sarà di certo più apprezzato di un oggetto dispendioso donato senza amore. Dobbiamo regalare emozioni, non cose.

2. STATO D’ANIMO. Il Natale è per tutti fonte di investimento, oltre che economico, soprattutto emotivo. Questo è un periodo di bilanci in vista della chiusura dell’anno vecchio e dei tanti propositi nutriti per quello che sta per sopraggiungere; potrebbe essere che aspettative disattese e obiettivi non conseguiti guastino il nostro umore. Ecco che bisogna focalizzarsi su tutti i grandi e piccoli traguardi raggiunti (fin troppo spesso dati per scontato) e le tante opportunità che il futuro tiene in serbo per noi: chissà se quel biglietto della lotteria non lo vinceremo proprio quest’anno!

3. PASSATO E MALINCONIA. Il Natale è la festa in famiglia per antonomasia, dunque occasione di riedizione di vecchi e nuovi dissapori o del ricordo di chi non c’è più.
Fra un piatto ipercalorico e l’altro, alcune rotture dolorose possono venire inevitabilmente rievocate; in questi casi, le soluzioni sono due: mangiare e bere sino a dimenticare il proprio nome o accettare il proprio passato e vivere il Natale in maniera lucida e propositiva. La vita e le sue circostanze cambiano e noi dobbiamo imparare a conviverci.

4. L’INCUBO DELLA BILANCIA. Quanto mangeremo tra Natale e la Befana? Decisamente troppo, ma sapete una cosa? Va benissimo così. Certo, presentarci reduci dalle feste con cinque chili in più, mandando a monte la ferrea dieta di un anno intero, non sarebbe molto saggio, ma non per questo bisogna rinunciare tempestivamente alle leccornie senza le quali il Natale non sarebbe Natale.

5. ANSIA DA PRESTAZIONE. Nel caso tu ti sia offerto e prodigato alla preparazione di una grande cena sotto le feste natalizie hai tutta la mia compassione. La lista della spesa infinita, la tediosa fila alla cassa e le vertiginose aspettative riposte nella buona riuscita della serata, sono solo alcune delle tante sfumature di quella che in apparenza dovrebbe essere una semplice cena tra amici e parenti. Ma calma e sangue freddo: se dopo tanta organizzazione il cibo non dovesse essere gradito, almeno ci rimarranno gli avanzi.

Buon Natale e felice anno nuovo!

Nadia Barillaro

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