Manca di sale1 min

di L'Obbiettivo

Forse ci aspettiamo che ogni volta che entriamo o apriamo bocca all’interno della comunità europea qualcuno ci stia ad ascoltare? Non è poi così sbagliato come comportamento, visto il nostro passato con gli scorsi rappresentanti italiani. Da Berlusconi all’anglofilo Renzi. Una frittura mista tra sollevamento di polveroni e rimescolamento di lingue varie ed anche di altro. Ora, con il nostro Conte che, prendendo la parola all’interno del consiglio dei 28, ha esordito dicendo: “sono un avvocato, un professore di diritto. Risolviamo la situazione con più giudizio”. Inutile dire che la dichiarazione ha mosso gli altri paesi a deriderci. Per il semplice motivo che la maggior parte dei primi ministri a stento ha raggiunto la laurea e, di conseguenza vorrà agire e parlare secondo le regole del “politichese”, arte assai diffusa anche nel nostro Paese. Tuttavia, non si può fare a meno di ringraziare il premier Conte che cercava di portare un po’ di giustizia morale tra gli altri rappresentanti che con i loro passati da pompiere o elettricista hanno accolto l’iniziativa con risa. Tra fuga di cervelli e fuga di cazzate. C’è il bisogno di riportare anche un po’ di buonsenso all’interno del nostro Paese. Parecchie teste necessitano di più sale, di più consapevolezza di ciò che fanno.

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