Ok Google, quando morirò?1 min

di L'Obbiettivo

Mi fa male la testa, veloce ricerca su internet, apposto: muoio domani. (E non ho ancora preparato niente!).

No, oggi non parlo di questo, i siti che ci mettono ansia per qualsiasi minimo sintomo li conoscete già. Stavolta sono stato incuriosito da un articolo pubblicato su Nature: Google ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di prevedere l’andamento di malattie, futuri ricoveri e sì, in ceri casi anche la morte.

La rete neurale ha analizzato i dati di oltre 200.000 pazienti ed è stata testata in due ospedali americani.

Ha considerando dati vitali, cartelle cliniche, analisi, informazioni varie sui malati e persino appunti scritti a mano dai medici (e questa forse era la sfida più grande, causa grafia) dando ottime predizioni.

In un caso ha anche previsto l’imminente morte di una donna.

Non è la prima volta che una AI viene utilizzata in ambito medico, questa però non si occupa di diagnosi ma degli sviluppi delle condizioni attuali.

Privacy? Parlarne è quasi superfluo, ci rimettiamo ai garanti nazionali nella speranza che il futuro utilizzo di simili strumenti rimanga nelle mani disinteressate del sistema sanitario (non mi piacerebbe vedere pop-up con pubblicità di farmaci e loculi all’indomani di certe prognosi).

E adesso che potrete organizzarvi, cosa farete l’ultimo giorno?

Nicola Varacalli

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