Oculus go, finzione o realtà?1 min

di L'Obbiettivo

Come ben sappiamo da un po’ di tempo lo sviluppo tecnologico si è andato a incentrare sulla realtà virtuale per far vivere esperienze al limite dell’immaginazione. Ma fino ad adesso ci si è sempre serviti di un visore, un controller e, obbligatoriamente, di un PC o uno smartphone che potessero, grazie alla loro potenza, mantenere attivo e reattivo il mondo virtuale. Nonostante ciò Mark Zuckenberg ha recentemente superato questa barriera con l’annuncio di Oculus Go, un visore che permette di immergersi nella realtà virtuale senza la necessità di avere un computer potente o uno smartphone top di gamma: basta mettere il visore in testa e, senza essere legati a cavi o altri hardware di qualsivoglia natura, è possibile godere di tantissimi contenuti, alcuni già disponibili, altri in arrivo a breve e molto, molto promettenti. Dal lato tecnico Oculus Go è alimentato da una batteria al litio (2/3 ore di autonomia) e gestito da un Qualcomm Snapdragon 821 Mobile VR Platform. È dotato di giroscopi che tracciano i movimenti rotatori della testa, presenta cuffie e microfono integrati e per la navigazione nelle applicazioni sfrutta un controller di movimento, utilizzabile anche in alcuni giochi. Come schermo integrato presenta un display led WQHD da 5.5 pollici, 538ppi con risoluzione 2560 x 1440, il tutto visto attraverso lenti di ultima generazione. Inoltre la società promette diverse novità social, tra spazi virtuali come Oculus Rooms, una sorta di “casa” in cui si potranno invitare amici nella propria per guardare film o filmati su un megaschermo, ascoltare musica o sfidarsi in semplici giochi. Oculus Go sembra essere un ottimo compromesso per chi ha sempre voluto provare la realtà virtuale ma non ha mai avuto modo, o tempo, o risorse per farlo, a partire dal prezzo di 219€ per la versione da 32GB di memoria, o 269€ per la versione da 64GB.

Da questo si nota come la realtà virtuale in questi anni stia facendo passi da gigante, a partire dal primo Oculus Rift fino al HTC Vive e al PlayStation VR, attualmente si stanno superando sempre più barriere per arrivare a creare un nuovo mondo dominato dalla fantasia; ma l’uomo riuscirà a distinguere tra realtà e finzione? Probabilmente tra pochi anni lo scopriremo.

Francesco Pelle

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