Il teatro: lo specchio dell’anima1 min

di L'Obbiettivo
Carlo Goldoni fu uno dei più importanti autori di teatro della storia italiana.
Importante fu la sua opera di Riforma della Commedia dell’Arte, che nel periodo in cui visse (il 18º secolo) era diventata monotona, volgare ed era caratterizzata dall’uso di maschere fisse facilmente riconoscibili. Goldoni abolì gradualmente l’uso delle maschere e sostituì il canovaccio (sul quale gli attori della Commedia dell’Arte improvvisavano) con un copione. Altra novità di Goldoni fu la sua esigenza di rinnovamento morale in quanto le sue rappresentazioni avevano lo scopo di insegnare il buon senso e una grande fiducia nella natura umana.
Una famosa citazione del commediografo dice:
“I due libri sui quali ho più meditato furono il Mondo e il Teatro”.
Intento dell’ autore era infatti quello di rappresentare i vizi e le virtù delle persone dell’epoca che potevano facilmente riconoscersi nelle sue commedie.
Il teatro diventava così uno “specchio dell’anima” perché era basato sulla vita quotidiana delle persone comuni.
Al giorno d’oggi purtroppo il teatro non ha più la stessa importanza di alcuni secoli fa ed è considerato come passatempo da un ristretto pubblico elitario e di cultura elevata.
Credo che questa forma di espressione dovrebbe essere valorizzata in quanto permette all’essere umano di esprimersi liberamente ed ha un’alta valenza educativa.
Matteo Nesci

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