Inaugurazione del museo di Palazzo Nieddu: cuori pieni, teche pure. O forse no?2 min

di L'Obbiettivo

Dopo tante peripezie, nonostante le polemiche con il Museo di Reggio Calabria, superata la posticipazione dell’inaugurazione (inizialmente prevista per il 16 febbraio, è stata spostata al 7 aprile), Locri ha il suo terzo centro museale. Oltre ai musei del Parco Archeologico, fuori dal centro storico, Palazzo Nieddu ha aperto le porte ad alcuni reperti archeologici di vari periodi, in particolare dell’età protostorica, provenienti dalle necropoli di Sant’Onofrio di Roccella Jonica, Santo Stefano di Grotteria e di Canale Ianchina a Locri. Un intero piano del neonato allestimento è dedicato ai reperti ritrovati durante le operazioni di scavo per la ricostruzione della Statale 106. Palazzo Nieddu è stato ufficialmente consegnato al MiBACT nel 2017, e al suo interno si è sviluppato il frutto di un progetto POIN – Attrattori Culturali, Naturali e Turismo (FESR) del periodo 2007-2013. L’allestimento del museo ha avuto luogo grazie all’accordo tra il Comune di Locri, Rossella Agostino, direttore del Parco Archeologico Nazionale di Locri e Angela Acordon, direttore del Polo Museale della Calabria.

È presente all’interno della struttura una video guida LIS, che accompagna i non udenti per il percorso che parte dalla protostoria e arriva all’età tardo antica.

All’inaugurazione erano presenti vari esponenti locali, come Monsignor Francesco Oliva, l’attuale sindaco di Locri Giovanni Calabrese, l’assessore alla cultura di Locri Anna Rosa Sofia, una rappresentanza di alcune scuole (tra cui i Licei Mazzini di Locri, l’Istituto alberghiero Dea Persefone, che ha preparato e servito il banchetto inaugurale, e il Liceo Classico Ivo Oliveti) e i direttori del Parco Archeologico Nazionale di Locri e del Polo Museale della Calabria.

Ma non tutto è rose e fiori: nonostante la gioia dell’evento, a due giorni dall’inaugurazione solo la metà dei reperti è arrivata al Museo di Palazzo Nieddu del Rio, e gli articoli consegnati sono vincolati da un prestito a termine: dovranno ritornare al museo di Reggio entro il 2020. Il Sindaco Calabrese, fortemente indignato, ha scritto una lettera ufficiale chiedendo la rimozione del dottor Malacrino, direttore del museo di Reggio Calabria. Com’era già stato dichiarato, le teche vuote, immacolate come dei vestitini da battesimo, non hanno pregiudicato il taglio del nastro. Che ne sarà dei reperti che sono ora lì, nelle sale di Palazzo Nieddu? Rimarranno a Locri o torneranno a Reggio? Finiranno la loro odissea nel tempo e nello spazio? E quelle vetrine vuote si riempiranno mai o si specchieranno a vicenda per sempre? Tutto è da scoprire, tutto è da portare alla luce, un po’ come in uno scavo archeologico, ma al posto di recuperare parti del passato, si scava in attesa di luccichii di novità.

Elisabetta Spanò

 

Un momento dell’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Nieddu del Rio

Un momento dell’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Nieddu del Rio

Un momento dell’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Nieddu del Rio

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