Colazione da Di Maio1 min

di L'Obbiettivo

Come avviene nelle migliori sceneggiature del mondo un buon film si apre quasi sempre con una telefonata. La chiamata che si riceve può essere enigmatica, tradotta con un linguaggio misterioso, metà voce graffiante e metà accento padano. Il cattivo dei cartoni, Matteo Salvini, ha telefonato al leader del M5S, Luigino Di Maio. La domanda sorge spontanea per tutti. Si saranno dati appuntamento per un caffè? Una colazione da Luigi? No, ed ancora no. I due stringeranno accordi per dividersi le aule di governo? Sta di fatto che Di Maio reclama la camera dei deputati, con il 36%. Il M5S aspetta le chiamate dei capigruppo e dei leader dei maggiori partiti: Pietro Grasso, Renato Brunetta e Maurizio Martina. In pratica, “Qui, Quo, Qua”. Ma Grillo in tutto questo si trova? Il co-fondatore del movimento ha annunciato che starà dietro le quinte, ma che non mollerà –Mai e poi Mai-. L’ex comico che passa da comicità a serietà in un attimo si sarà probabilmente messo alla ricerca di un nuovo titolo per il suo nuovo blog.

Antonio Panetta



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