Si scrive politica, si legge inciucio1 min

di L'Obbiettivo

Oggi come oggi, da quello che ormai possiamo ascoltare o leggere si nota una sfumatura di tristezza nei confronti della politica. Mani in alto! È ben giustificata. I giovani di ora vedono la politica come un insieme di corruzione e tradimento verso il popolo. La maggior parte ha ragione, ma gli altri pensano che dire “corruzione” accanto alla parola politica faccia “figo”. Se ci interessassimo di più alla politica, se non fosse solo quel groviglio di intricati sistemi elettorali o leggi astruse? Che sia chiaro, non è un’apologia della politica attuale, che di difendibile possiede ben poco, ma si fa riferimento alla politica in sé, intesa come bene comune, utile alla società. Vari testi che circolano in rete, ma anche in televisione non fanno che alimentare l’essere refrattari di fronte alla politica, quasi una sorta di paura. Questo cedimento offre la possibilità a chi di mestiere imbroglia i cittadini con proposte demagogiche, poco fattibili. Volete vincere contro la cattiva politica? Allora non siate indifferenti a ciò che vi accade intorno. Svegliatevi!

Antonio Panetta

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