Da “GniGni” al gesto del piccione: il festival delle star del web3 min

di Luca Matteo Rodinò
Lo aspettano tutti, dai “io non lo guardo” ai più attenti (sedicenti e non) critici e criticoni. Ce n’è sempre per tutti i gusti e ogni anno non mancano le polemiche per abiti, ospiti, conduzione e canzoni. L’edizione di quest’anno però è piaciuta un po’ a tutti, e ha raggiunto il picco di share del 58,3% durante l’ultima serata, tra i più alti fra quelle degli ultimi anni. Sarà stata la presenza di Claudio Baglioni, che sembra aver scritto la canzone giusta per ogni occasione, la spigliata Michelle Hunziker perfettamente contrapposta al cantautore, PierFrancesco Favino che ha dato il meglio di se stesso andando oltre le aspettative, un’ampia gamma di ospiti e protagonisti storici della musica italiana e della televisione, la qualità medio–alta delle canzoni in gara. Un festival, tra concorrenti in gara ed ospiti, di sole canzoni, solo musica. Non sono mancati neppure i grandi classici: il celebre ed iconico Maestro Beppe Vessicchio, l’impeccabile Orchestra Sinfonica di Sanremo, degli ospiti speciali come Rosario Fiorello e Pippo Baudo, una canzone contestata, nonché la vincitrice, ovvero “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro, la felicità o la delusione del pubblico di casa per la vittoria o la disfatta di una canzone tifata e votata, le immancabili promesse sui social che non verranno mantenute, del genere “il prossimo anno non lo guardo”.

Quest’edizione ha avuto però qualcosa di totalmente diverso, forse anche a insaputa di Mamma RAI: il contatto con il mondo dello spettacolo sul web. I più attenti avranno certamente notato la frequenza con cui i cantanti hanno simulato con le braccia e le mani il movimento delle ali di un piccione. Questo gesto, i più giovani sapranno, è un marchio di fabbrica dell’ormai celebre combo de Il Pancio ed Enzuccio, due web stars che caricano abitualmente contenuti su Facebook e YouTube ormai da anni e i cui video, in poche ore, accumulano milioni di visualizzazioni. Da mesi ormai raccontano le loro avventure insieme tramite le stories dei propri profili Instagram, come ad esempio il viaggio improvvisato in Svezia alla sede centrale dell’IKEA a caccia di una panchina da giardino per il CT Gianpiero Ventura, subito dopo l’esclusione dell’Italia dai mondiali di calcio o l’appropriazione dell’account Instagram di RAI 2 per seguire il festival e raccontarlo a modo loro. Il gesto del piccione, ormai “imposto” da tempo dai due a vari calciatori della Serie A per l’esultanza dopo un goal, ha esordito a Sanremo prima grazie alla complicità di alcuni cantanti come Lorenzo Baglioni, Giuliano dei Negramaro o Stash dei The Kolors, per essere poi simulato dalle due star in persona camuffate da inservienti, intrufolatesi sul palco la penultima sera dopo l’esibizione in gara per Sanremo Giovani di Baglioni.

E cosa dire di “gnigni”? Lo avrete sicuramente sentito dire da PierFrancesco Favino in più occasioni, Giuliano dei Negramaro, Michele Bravi e Annalisa, il coro dell’Antoniano e Claudio Baglioni con la complicità del Maestro Vessicchio. “Gnigni”, che non vuol dire assolutamente niente, è un’idea dei The Jackal, tra i primi in Italia a caricare contenuti su YouTube alla nascita del social, creatori e registi di alcune delle web–series tra le più famose di internet e di contenuti sempre originali con ospiti d’eccellenza e, da poco, attori di cinema nel film AFMS (Addio Fottuti Musi Verdi). Il giorno precedente alla prima puntata del festival, sul proprio canale YouTube e la loro pagina Facebook, viene pubblicato un video in cui PierFrancesco Favino viene rapito e chiuso in uno scantinato per essere sostituito sul palco da Fru, un membro dei The Jackal che sembra assomigliargli tantissimo, ma che in realtà è Favino stesso. Con questo abile espediente, nella finzione degli youtubers, sul palco dell’Ariston a presentare il Festival di Sanremo non è Favino bensì Fru; ed è proprio così che l’attore viene chiamato da Michelle Hunziker e Nina Zilli, complici, in alcuni momenti del festival. Questa mattina, sui loro canali social, i The Jackal hanno pubblicato un’edizione completa di tutti gli “gnigni” pronunciati durante il festival, partendo dal finto rapimento di Favino fino al ritorno a casa dell’eroico Fru che, si scopre alla fine del video, è stato anch’egli rapito prima di salire sul palco per essere sostituito da Pippo Baudo nei panni dell’attore romano, desideroso di presentare ancora una volta il festival.

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