Le Bambole1 min

di L'Obbiettivo

Ogni bambino, almeno una volta nella sua vita avrà avuto il suo peluche, il suo pupazzo di pezza, un nobile amico d’infanzia. Ecco, sembrerebbe che da recenti studi l’età adulta non comporti l’abbandono dei giochi, bensì ne amplifichi il bisogno; nella fattispecie coloro che potrebbero rimanere coinvolti sono: presidenti di grandi nazioni e, perché no, anche dittatori di piccolissimi stati. Di chi si tratta? Chi, se non i nostri cari amici di merenda: Donald Trump e Kim Jong Un. Tra uno spruzzo di lacca e un boccone di Capodanno, il presidente Trump ha dichiarato in un Tweet che “il suo è più grosso… e che funziona”. Naturalmente si tratta di un bottone, anzi ‘il bottone’ tanto farneticato negli ultimi mesi. Proprio quell’interruttore che potrebbe mobilitare un’intera nazione all’attacco nucleare, è come trattare patate al mercato in pratica. Sembra che i due proprio non riescano ad andare d’accordo, neanche il nuovo anno è riuscito a riportare un po’ di quiete. E pensare che si sarebbero potuti scambiare le loro bambole, perché, molto probabilmente con quelle avrebbero dato una svolta ai loro rispettivi paesi; la loro partenza verso un luogo più ospitale sarebbe il giusto contesto: un parco giochi, anche a metà strada, in Russia, voglio esagerare, in Italia. Anzi, meglio di no, a noi bastano l’attivismo di Mattarella e il ritorno del ringalluzzito Berlusconi. A questo proposito, anche noi Cittadini di questo pianeta vorremmo dire la nostra.

Cari Donald e Kim, noi ci auguriamo che il periodo invernale raffreddi i vostri animi infuocati, ma se questo non dovesse bastare, vi suggerisco di lasciare stare le armi nucleari e premere gli unici interruttori che potrebbero veramente esservi(ci) utili, quelli della camera da letto, sarebbe ora di andare a dormire. Buonanotte.

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