Geograficamente politica1 min

di L'Obbiettivo

Sapete dove ci troviamo? In Italia? Assolutamente no, il nostro Paese si affaccia sull’Oceano Pacifico. Prossimamente in tutte le librerie d’Italia uscirà un nuovo testo di geografia, riveduto ed ampliato da un linguista ed esperto. L’autore è Luigi Di Maio, un cervello grillino di ultima generazione. Recentemente, Luigino ha rivelato al mondo una verità incontestabile: la Russia è un paese del Mediterraneo. Anche se il giovane impomatato del movimento pentastellato non è l’unico a far parte di questa congrega di superiori, di autorità in grado di sapere molto più degli altri (forse anche troppo). Tra gli adepti vi sono: Matteino Renzi, il quale aveva riscritto la storia da Bruno Vespa, attribuendo all’Italia territori mai avuti durante la Prima guerra mondiale. Giorgia Meloni, che di meloni forse ne ha presi troppi in testa, dichiarò che Dublino si trovasse in Inghilterra, quindi state alla larga da chi sostiene il contrario. Ma il capo dei capi resta Donald Trump, che inviò la sua flotta navale in Corea ed arrivò in Australia, un semplice sbaglio; i marines (anche loro molto svegli) al posto del clima freddo coreano si trovarono davanti dei canguri che, molto probabilmente ne sapevano più di loro. Ebbene, dovremmo essere fieri dei nostri politici, studenti modello e primi in geografia. Fortunatamente, il nostro governo adotta l’inglese come lingua “vercolare” (cit. Antonio Razzi) e Renzi è un abile dotto in materia, esperto e trasformista di parole, da “stepchild adoption” a “stepshit association” è un attimo. E come disse una volta un grillino alla camera: “spero di essere stato breve e circonciso”.

P.s. il manuale di geografia uscirà nelle migliori librerie di chissà quale paese, il prezzo sarà di circa 20 dollari, la nuova valuta adottata dall’Unione Europea.

Antonio Panetta

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