Un Calabrese per un Lucano ed è Locri Mania1 min

di L'Obbiettivo

È da un po’ di tempo che la nostra Locri, per un motivo o per un altro, non riesce proprio a smettere di finire sui maggiori telegiornali italiani. L’altro giorno il Tg5 delle ore 20 ha trasmesso un servizio sul sistema di accoglienza riacese che il mondo ci invidia e che sembra essersi misteriosamente inceppato. È fresco fresco infatti l’avviso di garanzia che il sindaco della Città dei bronzi, Domenico Lucano, ha ricevuto dalla procura di Locri nell’ambito di un’inchiesta maturata sulla base di una presunta truffa aggravata, reato di concussione e abuso di ufficio. Il punto è però un altro: è successo che la giornalista Mediaset in questione, la famigerata Elena Guarnieri, nel lanciare il servizio ha “clamorosamente” confuso Riace con Locri, spacciando il povero Lucano per amministratore di quest’ultima città. Un lapsus freudiano degno del più spregiudicato Emilio Fede che pare non sia piaciuto affatto al legittimo sindaco di Locri Giovanni Calabrese: il primo cittadino su Facebook se ne è uscito tuonando: “Insultato e mortificato a livello nazionale. Incredibile ed assurdo”.

A noi che, a scanso di equivoci, col Tg5 non abbiamo niente a che fare, sembra che la gaffe della nota giornalista sia tanto innocente quanto priva di rilevanza, visto che poi nel servizio in questione, a chiarire l’errore, si è parlato effettivamente di Riace e di Lucano. E sembra anche che i giornali nazionali la pensino come noi, dato che la notizia della clamorosa e infangante gaffe è stata diffusa solo da qualche emittente locale. Facendo spazio alla polemica si è quasi fatta passare in secondo piano una vicenda, l’inchiesta Lucano, che, al di là di come andrà a finire, dovrebbe essere la notizia che fa veramente scalpore. Il Calabrese si distingue dal Lucano, marca il suo territorio e tiene a non essere confuso al punto tale da scatenare un putiferio anche in casi come questo, in cui la banalità dell’errore e la venialità del peccato condurrebbero a più miti consigli chiunque. D’altronde nessuno ha mai visto un Lombardo montare un caso in situazioni analoghe… Resta il fatto che se indignarsi fosse un mestiere ben retribuito, la Calabria sarebbe la regione più ricca d’Italia.

Giuseppe Galluzzo

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