Siderno Salvati: ambiente, afa, salute e speranza2 min

di L'Obbiettivo

«Il sole oggi ci benedice e non può essere inquinato». Si rivolge così il vescovo Oliva alle centinaia se non migliaia di persone presenti in Piazza Portosalvo la mattina di sabato 8 luglio. Una voce che si leva possente dalle strade di Siderno, chiedendo che si intervenga al più presto per risolvere la questione dell’ex BP, che si configura come una vera e propria bomba ecologica. Al suo interno, difatti, si celano circa 900 fusti contenenti sostanze velenose, dannose sia per l’ambiente che per la salute dei cittadini, rappresentando dunque un rischio per il quale è stato necessario mobilitare la cittadinanza tutta, al fine di far sentire il grido di dissenso generale. E, come afferma il sindaco Pietro Fuda, nessuno può chiamarsi fuori dalle responsabilità. La giornata ha avuto inizio con il raduno dei cittadini in Piazza Municipio alle ore 11:00; “La salute è un diritto, lottare è un dovere”, recita uno dei cartelloni che si profilano alla presenza del corteo, il cui percorso ha fiancheggiato attività commerciali nelle quali era affisso un manifesto con su scritto “io partecipo”, sino alla fontana dei leoni e poi lungo il percorso principale verso Piazza Portosalvo. Lì, un palchetto allestito per l’occasione ospita il sindaco Fuda, il vescovo Oliva, l’assessore regionale al lavoro e alla scuola Roccisano e due deputati del Movimento 5 stelle, Dieni e Parentela, che prendono parola nel corso della manifestazione, affiancati da alcune associazioni per l’ambiente. Dinnanzi a loro un’immensità di persone: la piazza, per l’evento, si riempie di varie sfumature d’età, e le bandiere a formare un arcobaleno di colori, dalle più disparate associazioni ai movimenti politici, più e meno conosciuti, uniti tutti dalla voglia di lottare, accomunati dal desiderio di cambiamento, per un futuro migliore.

Adesso bisognerà aspettare, come spiegato durante gli interventi, l’incontro tra la Giunta Regionale e il Ministro dell’Ambiente Galletti, al quale verrà chiesto d’inserire l’ex BP tra i siti inquinati da bonificare con la massima urgenza. Alla fine della manifestazione, l’assessore Roccisano discute con il proprietario dell’ex BP, il signor Scarfò, a proposito dei fatti che ruotano attorno alla fabbrica, al lavoro che negli anni ha creato, al modello che in passato era stata. «Siamo tutti sulla stessa barca – risponde lei – remiamo nella stessa direzione».

Non viene certamente messa in dubbio l’importanza che in passato il sito ha avuto, ma non si può continuare a far finta di nulla di fronte alla minaccia ambientale e per la salute che rappresenta oggi, e alle possibili tragedie a cui potrebbe portare un domani. Per questo motivo i cittadini sono scesi in massa nelle strade e nelle piazze, sfidando l’aria afosa e soffocante di luglio, sotto un sole cocente, a sostenere la flebile fiamma della speranza, che sembra prendere sempre più consistenza grazie all’impegno di ognuno. E chissà, forse il giorno del riscatto è vicino, presto giustizia sarà fatta a Siderno, paese martoriato negli anni, che più volte ha ascoltato un assordante silenzio da parte degli Enti superiori; e se così non fosse, i cittadini sono pronti a tornare nelle strade, affrontando i climi più avversi, reclamando ancora il diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente, alimentando quella fiamma inestinguibile chiamata speranza.

Guarda il nostro video di Siderno salvati.

Domenico Futia

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