I licei Mazzini, palestra della legalità nella Locride2 min

di L'Obbiettivo

Ieri, lunedì 15 Maggio ai licei Mazzini di Locri ha avuto luogo un importante evento sul bullismo e cyberbullismo: cosa sono, come prevenirli e come contrastarli. Gli studenti si sono raccolti nell’auditorium dell’istituto per discutere assieme ai relatori sulla questione, affrontando varie tematiche oltre alle principali, tra le quali: l’importanza del dialogo in famiglia, punto di partenza per contrastare il bullismo, come affermato dal preside Sacco; il sexting, fenomeno dilagante nel web, che consiste nello scambio di immagini di nudo, con le quali si rischia di divenire soggetti a minacce e ricatti; il deep web, ovvero l’insieme dei siti non raggiungibili dai normali motori di ricerca, nelle quali si insidiano gravi pericoli, come forum di pedofilia o siti adibiti alla vendita di armi o stupefacenti.

Tante sono state le domande degli studenti, a dimostrazione dell’interesse che gli alunni del Mazzini hanno nei confronti di queste problematiche. Tante le riflessioni che sono scaturite dal dibattito, alla fine del quale ogni ragazza e ragazzo della scuola possedeva maggiore consapevolezza sull’argomento, sulle cause e sui modi per combatterlo.

L’evento ha avuto inizio con i saluti del preside Sacco, seguiti da un’introduzione su bullismo e cyberbullismo degli studenti Raschellà e Futia, nella quale analizzano da un punto di vista psicologico e sociologico i fenomeni, citando inoltre la dichiarazione dei diritti dell’uomo, e concentrandosi sugli articoli riguardanti le libertà personali, il diritto alla sicurezza, il diritto ad esprimere la propria opinione e, in particolare, il diritto all’istruzione, intesa come opportunità di sviluppo della personalità umana. Principio lontano, dunque, dagli ambienti scolastici nei quali vengono perpetrati atti di bullismo, supportati dal silenzio e dall’immobilità di studenti e professori. Successivamente, ha preso parola il relatore del seminario dott. Giuseppe Cavallo, fondatore e direttore del centro antibullismo di Caulonia e maestro di Arti Marziali e Kickboxing, affermando che: «[il Mazzini] vive in un clima di serenità, dettato dall’armonia tra dirigente, docenti, personale della scuola, alunni e famiglie». Giuseppe Cavallo suggerisce diversi spunti per difendersi dai bulli, tra i quali quello di frequentare corsi di arti marziali che, oltre a migliorare le prestazioni fisiche, aiutano anche ad aumentare l’autostima. Successivamente, è intervenuta l’assistente capo della polizia delle comunicazioni di Reggio Calabria, Anna Curcuruto, spiegando ai ragazzi le conseguenze che un post o un commento offensivo sul web possono avere nella vita della vittima, citando casi di cronaca di ragazze e giovani donne che, non riuscendo a sopportare il peso dei costanti insulti ricevuti sui social, hanno posto fine alla propria vita. Conclude le relazioni l’ispettore della polizia delle comunicazioni Antonio Battaglia, che parla ai giovani dei pericoli che si insidiano nei social, come ad esempio le sempre più numerose persone dietro profili falsi che, fingendosi uomini o donne interessati allo scambio di foto osè, procedono con minacce e ricatti una volta ottenute le immagini compromettenti.
Ancora una volta i licei Mazzini di Locri si trovano in prima linea quando si tratta di educare i giovani alla legalità, alla convivenza civile e ad una comunicazione efficiente e produttiva. Sono tanti, infatti, gli eventi svoltisi nel corso dell’anno volti all’educazione e alla sensibilizzazione dei ragazzi verso tematiche serie di natura sociale, quali la lotta alle mafie, il rispetto dell’ambiente, la violenza di genere e tanti altri. E il convegno sul bullismo e cyberbullismo è l’ennesima dimostrazione di una scuola che funziona, grazie alla guida del dirigente scolastico prof. Francesco Sacco, coadiuvato dai docenti tutti, che hanno reso il Mazzini una comunità in cui ci si allena ad essere cittadini coscienti e si rafforzano i valori sociali e morali della persona: una vera e propria palestra della legalità. Senza dubbio, questo impegno assiduo nell’educazione dei giovani è uno degli ingredienti principali per un presente e un futuro migliori.
Domenico Futia

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