San Luca: la partita della legalità1 min

di L'Obbiettivo
Si è svolta a San Luca il 21 aprile una partita tra la “nazionale cantanti” e la “nazionale magistrati”, volta alla legalità e non solo, che ha coinvolto molti volti noti dello spettacolo (come Raoul Bova e Luca Barbarossa). Il progetto è stato finalizzato all’educazione dei ragazzi anche per quanto riguarda la tutela della salute, l’educazione sportiva, l’etica e la sana competizione, in cui quello che conta non è vincere a tutti i costi (nonostante l’uomo sia predisposto per natura alla ricerca di una superiorità) ma divertirsi promuovendo un aspetto sano delle rivalità.

Il rinnovato stadio, finanziato a cavallo dei primi anni novanta dal C.O.N.I. con circa 800 milioni di vecchie lire, dopo decenni di incuria è tornato dal baratro di squallore in cui era finito. Il numero di alunni coinvolti nella manifestazione è stato di circa 300. In mattinata la partita di inaugurazione è stata anticipata da un convegno intitolato “In Campo per il futuro”, a cui hanno preso parte nomi illustri della politica Italiana: il Presidente della regione Calabria Mario Oliverio, il Procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti, il Segretario nazionale della Conferenza Episcopale Italiana Nunzio Galantino e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi. Quest’ultima ha speso parole importanti, dicendo che lo stadio non è solo bellissimo ma è anche segno di quanto lo Stato sia presente quando si tratta di ribadire il concetto di legalità e di lotta alla ‘ndrangheta.

Il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri ha partecipato per la prima volta ad un incontro a San Luca. Gratteri non lo aveva mai fatto prima per scelta personale, dato che la sua presenza, a detta sua, sarebbe stata vista come una provocazione. Questo riferendosi chiaramente agli arresti effettuati nel paese di San Luca, ai danni di persone che si sono viste portare via dei familiari. Le parole riferite successivamente riguardano l’azione importante e soprattutto concreta che ha lasciato lo Stato con quest’opera e, facendo un appello al paese, si augura che lo stadio venga curato nel migliore dei modi e che venga protetto da vandali e immondizia. Conclude poi dicendo che si potranno richiedere altre opere pubbliche dallo Stato solo dimostrando di essere affidabili.

Francesco Frisina

Condividi: