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di L'Obbiettivo

“Giro di vite”, di Henry James:

Dall’autore di “Ritratto di Signora”, sono nati anche numerosi romanzi brevi. Fra questi, probabilmente, il più conosciuto è “Giro di vite”, un racconto sovrannaturale dell’orrore scritto nel 1898, pubblicato come romanzo d’appendice. Degli amici si radunano in una villa durante la vigilia di Natale, e uno di loro comincia a leggere il diario di un’istitutrice venuta a mancare poco prima, sostenendo di averla conosciuta. Le memorie raccontano il suo periodo a Bly, nell’Essex, nella tenuta di un ricco signore che l’aveva contattata per istruire la sua nipotina Flora. Ad affiancare la bambina arriverà anche il fratello Miles, espulso dal collegio in cui si trovava. L’istitutrice si prende cura dei due bambini e se ne innamora per modi ed eleganza, tanto che non parla con il ragazzino dell’oscuro motivo per il quale è stato allontanato dall’istituto. Nella tenuta, però, sembrano nascondersi due fantasmi le cui anime, a volte, possiedono i giovani. L’istitutrice e gli altri abitanti della casa tenteranno in ogni modo di salvare i bambini dalle grinfie dei morti. Il romanzo, inquietante, angosciante e nebbioso, è ispirato dalle storie di fantasmi e dal gotico in voga nel periodo di James, e lascia senza dubbio un velo di timore dopo l’ultimo capitolo.

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